Browsing Category
Recensioni musica
198 posts
Subcategories
Angelina Mango, qui per restare
“Poké Melodrama” riassume le diverse anime musicali di Angelina Mango nell’arco narrativo di quattordici canzoni: un disco pienamente versatile che dimostra la sua spiccata sensibilità artistica
Uno, nessuno, centomila Childish Gambino
Childish Gambino fa con la sua musica quello che Jean Michel Basquiat faceva con la sua arte: letteralmente, il cazzo che gli pare. E ci tiene a sottolinearlo anche nel suo ultimo, definitivo, lavoro: “Atavista”
Billie, insegnaci come si fa
Billie Eilish e Finneas sono la parte più piccola ed inseparabile della materia. Sono l’atomo musicale, la testimonianza tangibile ed inequivocabile che nella loro musica c’è vita. E, finché c’è vita, c’è speranza
La crisi di mezza età dei Kings of Leon
In "Can We Please Have Fun", i Kings of Leon si chiedono (non solo metaforicamente) se si stiano realmente divertendo. L'album non è male, ma preferiremmo che si divertissero senza chiederselo
Conan Gray se ne frega delle mode
Se con "Kid Krow" l’obiettivo era quello di dimostrare la sua versatilità vocale, con "Found Heaven" Conan Gray si è collocato nella sua dimensione definitiva
Jesus and Mary Chain, molto più di un nostalgico trip
Con "Glasgow Eyes" i Jesus and Mary Chain decidono di tornare a casa e ripartire da lì, dove tutto è iniziato, in una rappresentazione della stessa band delle origini
L’antipop di Cosmo
Non c’è niente di fiabesco in Cosmo ed è questa la vera marcia in più della sua storia. Tutto è sensazionale, nulla sensazionalistico
La rinascita di Rose Villain
Rose Villain ha trasformato se stessa e con “Radio Sakura”, il suo secondo album in studio, si è lasciata alle spalle l’oscurità e la durezza di “Radio Gotham”
Liam Gallagher e John Squire, tanto hype per nulla
Il joint album di Liam Gallagher e John Squire appare come poco più che una subdola strategia di marketing che gioca dolorosamente con i sentimenti dei loro fan
Gli Smile sono i maestri del diverso
Non sappiamo se “Wall Of Eyes” degli Smile sarà presto in una classifica dei dischi più importanti del millennio, ma è evidente che poche cose riescano come Thom Yorke a farci emozionare