Alcune volte davanti al grande schermo e altre volte ci finisce dentro. Sempre pronta a saltare sottopalco ai piccoli [ma grandi] concerti, perché essere indie non lo scegli mica.
Call me Johara, please.
Dopo l’incendio che ha ridotto in cenere il suo studio, per Davide Shorty è iniziato il processo di ricostruzione, ma non di mattoni, bensì di anima e pensiero