Lewis Capaldi, ventidue anni, è riuscito in pochi mesi a passare dall’esibirsi di fronte a poche centinaia di persone nei night club scozzesi al suonare di fronte a quasi cinquecentomila spettatori aprendo i concerti di Ed Sheeran. Oltre che alla graffiante e riconoscibile voce che è miscuglio di rock anni ottanta e di pop contemporaneo, Lewis Capaldi si affida alla sua caratteristica ironia e auto-ironia per conquistare il pubblico, perfettamente rappresentata dalla campagna di affissioni lanciata dall’artista per anticipare il suo primo disco.
Divinely Uninspired to a Hellish Extent, scritto da Capaldi insieme a Jamie Hartman (Calvin Harris e Rag’n’Bone Man) e Maley (Frank Ocean e Lorde), ha un titolo volutamente ironico. Le tematiche affrontate ruotano intorno all’amore, alla perdita e alle sofferenze di cuore. Oltre alla pluripremiata Someone You Loved, vi sono diverse tracce riconducibili al pop alternativo di qualità: da Fade a Hollywood. «Non ho mai pensato di poter arrivare fino qui, pubblicando un vero e proprio disco», racconta Lewis Capaldi, «e non ho assolutamente mai pensato che, se ci fossi arrivato, gli avrei dato un nome così stupido, ma siamo qui». La critica è completamente dalla sua parte: “In Inghilterra non si era più visto un nuovo artista che arrivasse all’opinione pubblica così velocemente dai tempi di Adele“, scrive l’Independent; “È con la sua voce potente, i suoi testi intrisi di emozioni e il suo talento nel far ridere le persone che Lewis Capaldi è veramente riuscito a rapire i suoi fan”, aggiunge GQ.
Lewis Capaldi è appena rientrato da un tour tutto esaurito e dopo una capatina ad alcuni dei festival più importanti dell’estate inglese, ripartirà per un tour già sold out. In Italia lo vedremo per una data unica, il 30 ottobre a Milano.