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“Saltburn”, Emerald Fennell colpisce ancora

Dopo il chiacchierato “Una donna promettente”, la regista Emerald Fennell torna con il film della consacrazione: un thriller gotico e sopra le righe

Dopo il successo di Una donna promettente, che ha creato dibattito per la forza delle tematiche portate in scena, Emerald Fennell torna, questa volta su Prime Video, con Saltburn, la pellicola con Barry Keoghan (candidato all’Oscar per Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh) e Jacob Elordi (Euphoria e Priscilla) che conferma definitivamente il suo talento. Cosa ci troviamo di fronte? Certamente una regia ed una fotografia profondamente curate ma non del tutto fini a sé stesse. I quadri fotografici e le inquadrature grandangolari sono abili strumenti nelle mani di Fennell, che riescono nel compito di disturbare lo spettatore e cristallizzare splendidamente l’atmosfera decadente e inquietante del film. L’immaginario formale appena descritto, par essere frutto di una grande influenza da parte del fenomeno contemporaneo Yorgos Lanthimos – fresco di riconoscimenti a Venezia, dove ha vinto un Leone d’oro con il suo Povere Creature!.

A testimonianza di quanto detto, la scelta di Barry Keoghan come interprete di Oliver, che sembra eco del protagonista de Il sacrificio del cervo sacro dello stesso maestro greco. Questa derivatività, che tutto sommato è comunque più un plus che un minus, consegna a Saltburn un fascino tutto da scoprire. Ma perché tutti stanno parlando di questa pellicola? Il thriller targato Emerald Fennell è ambientato a Oxford, dove Oliver Quick (Barry Keoghan) entra al New College dell’Università cittadina, lottando per integrarsi con studenti ben più facoltosi a causa delle sue umili origini e del carattere introverso. Tutto cambia quando incontra Felix Catton (Jacob Elordi). Tra loro scatta una scintilla che porta Felix ad invitare l’amico a trascorrere le vacanze estive nella sua tenuta di famiglia a Saltburn, dove Oliver punterà a sedurre tutta la famiglia Catton per compiere la sua scalata sociale. Questo luogo si rivelerà essere un mix di piacere e perdizione, dove la realtà si dissolve in un intrigo psicologico.

Non solo una regia da veterana, dunque, (malgrado si tratti del secondo lungometraggio della regista) ma anche una trama avvincente e un’eccezionale performance del cast – oltre all’inedita coppia Barry KeoghanJacob Elordi, da menzionare le straordinarie Rosamund Pike (Il caso Thomas Crawford e Un anno da leoni) e Carey Mulligan (Il grande Gatsby e il più recente Maestro di Bradley Cooper). Saltburn si conclude elegantemente e beffardamente con un Barry Keoghan “come mamma l’ha fatto” sulle note di Murder On The Dancefloor di Sophie Ellis-Bextor, un’altra firma distintiva della Fennell, che riesce a mescolare con classe teen drama, thriller e horror psicologico, confermando la solidità di questa nuova opera: Oscar in vista?