La sua musica ha accompagnato la fase adolescenziale di molti, con in particolare le tracce tratte dai capolavori Graduation e My Beautiful Dark Twisted Fantasy costantemente presenti nel sottofondo della crescita di un’intera generazione. C’è chi, indubbiamente con cognizione di causa, lo definisce un genio dell’industria musicale, sia per la sua capacità innata di mettere insieme i suoni con una creatività visionaria che per quella di sponsorizzare i propri prodotti attraverso tattiche di marketing che lo fanno sempre sembrare avanti rispetto ai tempi – ancora oggi sono in pochi nell’industria musicale a poter vantare tale combinazione di capacità. Eppure, vi è poi tutta la componente extramusicale, la quale spesso tende a prendere il sopravvento nella percezione popolare e che caratterizza Kanye West come un personaggio quantomeno singolare. Il grande pubblico ne ha avuto un assaggio durante la sua discussa candidatura alle elezioni presidenziali americane del 2020 con la controversa campagna elettorale che ne ha conseguito, ma chiunque lo abbia seguito gli anni è perfettamente consapevole della poliedricità e bipolarità del personaggio, le quali lo portano spesso a gesti e a dichiarazioni in qualunque ambito che si prestano a essere giudicati.
È anche a causa di questo singolare binomio che circonda la figura di Kanye West che la notizia dell’imminente uscita di una docuserie su di lui su Netflix, è particolarmente intrigante. Del progetto si sa ancora molto poco – non abbiamo ancora né data di uscita né titolo – ma è emerso che la carriera di Kanye West verrà ripercorsa sia nella sua musica che nella sua vita privata attraverso oltre vent’anni di riprese di cui alcuni filmati inediti. Si parlerà della morte della madre, la quale lo ha profondamente segnato; diverso spazio sarà anche dedicato alla corsa alla Casa Bianca dello scorso anno, mentre non è ancora chiaro se si parlerà del recente divorzio avvenuto tra lui e la modella e influencer Kim Kardashian. Quello che è lecito attendersi da un progetto del genere è qualche delucidazione su un personaggio alquanto incomprensibile: sarebbe interessante scoprire di più sul modo in cui alcuni dei suoi principali successi di Graduation e My Beautiful Dark Twisted Fantasy sono nati a livello prettamente musicale, perché un risultato finale così innovativo può scaturire solamente da un approccio alla musica non comune.
Sarà estremamente intrigante scoprire anche cos’ha da dire West sulla sua campagna elettorale dello scorso anno, tanto controversa quanto incomprensibile per il modo in cui è stata condotta. Ci aspettiamo poi anche di venire sorpresi da qualche elemento della sua vita privata, un po’ perché siamo abituati a essere sorpresi da un personaggio con così tanti strati, un po’ perché dietro la scelta di produrre un documentario di questo tipo deve esserci anche una volontà di comunicare qualcosa che il grande pubblico ancora non sa. Con questa docuserie, Kanye West diventa ormai uno dei tanti artisti contemporanei a cui viene dedicato un progetto di questo tipo, unendosi ad artisti come Justin Bieber, Demi Lovato, Taylor Swift e Billie Eilish. È un format nuovo che però sta diventando sempre più popolare nella musica di oggi, dato che sempre più artisti sembrano trovare nella docuserie un mezzo per connettersi al pubblico a un livello che va oltre la musica – e nel caso di Kanye West forse più che in altri. Quello che è sicuro è che l’attesa che circonda questo progetto (e tutto ciò che probabilmente ne conseguirà) è tanta.