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Tutti i film di Yorgos Lanthimos dal peggiore al migliore

Meglio “Povere Creature!” o “Il sacrificio del cervo sacro”? La classifica definitiva dei film di uno tra i registi più audaci e distintivi del cinema contemporaneo: Yorgos Lanthimos

Yorgos Lanthimos è senza alcun dubbio uno dei registi più audaci e distintivi del cinema contemporaneo, noto per il suo stile narrativo unico e per le atmosfere che mescolano il surreale con il disturbante. Il suo cinema è caratterizzato da un forte senso dell’assurdo, dove le dinamiche umane vengono esplorate come se fossero moderne tragedie greche. I suoi personaggi, come gli eroi della mitologia, si trovano spesso intrappolati in situazioni estreme, sfidati da forze che sembrano oltre il loro controllo, costretti a confrontarsi con scelte morali difficili e dilemmi esistenziali. Lanthimos, come un novello Prometeo, porta lo spettatore in mondi oscuri e misteriosi, dove la normalità viene messa in discussione e le regole del vivere comune vengono sovvertite. In questa classifica, esploreremo i suoi film, dal meno riuscito fino a quello che rappresenta l’apice della sua carriera, evidenziando le sfumature e la profondità del suo cinema.

9. O Kalyteros Mou Filos

O Kalyteros Mou Filos rappresenta l’esordio di Yorgos Lanthimos, un’opera che, tuttavia, manca della forza e dell’originalità che avrebbero caratterizzato i suoi lavori successivi. Co-diretto con Lakis Lazopoulos, questo film è una commedia che non riesce a emergere né per trama né per stile. La storia di un amico immaginario che prende il controllo della vita del protagonista è trattata in modo convenzionale, senza quelle sfumature surreali o provocatorie che renderanno Lanthimos famoso. Mentre alcuni spunti potrebbero essere interessanti, il film soffre di una mancanza di coerenza artistica, risultando un’opera minore che non lascia un segno duraturo.

8. Kinetta

Il secondo film del regista ellenico è un primo tentativo di esplorare temi più complessi e atmosfere disturbanti, ma il risultato è un film che fatica a trovare il proprio equilibrio. Ambientato in una località balneare fuori stagione, il film segue tre personaggi che ricreano scene di crimini violenti, un tema che anticipa alcune delle ossessioni visive e narrative del regista. Tuttavia, la narrazione frammentaria, unita a una stilizzazione a tratti eccessiva, rende Kinetta un’opera difficile da seguire e che, nonostante l’interessante premessa, lascia lo spettatore più disorientato che affascinato. Il film mostra sprazzi del talento di Lanthimos, ma manca della chiarezza di visione e della profondità emotiva che caratterizzeranno le sue opere migliori.

7. La favorita

La favorita è senza dubbio uno dei film più accessibili di Lanthimos, La favorita è una pellicola che si distingue per la sua eleganza visiva e per le straordinarie interpretazioni di Olivia Colman, Rachel Weisz e Emma Stone. Ambientato alla corte della regina Anna d’Inghilterra, il film esplora le dinamiche del potere e della manipolazione con uno stile satirico e cinico. Tuttavia, pur essendo un’opera di grande valore, La favorita si distanzia dal tipico approccio di Lanthimos, risultando meno provocatoria e più conforme ai canoni tradizionali del cinema storico. Manca forse quella radicalità e quel senso di disagio che caratterizzano i suoi lavori più iconici, ma rimane comunque un film di altissimo livello, capace di affascinare e intrattenere.

6. The Lobster

Il primo film in lingua inglese di Yorgos Lanthimos coincide con una delle sue opere più originali e disturbanti, un’allegoria crudele sulla pressione sociale di conformarsi a modelli prestabiliti. Ambientato in un futuro distopico in cui i single sono costretti a trovare un partner entro un tempo prestabilito o a essere trasformati in animali, il film esplora il tema della solitudine e del desiderio di appartenenza con uno sguardo tagliente e ironico. Sebbene il tono freddo e l’assurdità della trama possano risultare alienanti, The Lobster è un’opera che stimola la riflessione e che, nonostante la sua stranezza, riesce a toccare corde profonde, rivelando le paure e le ansie nascoste della società moderna.

5. Alps

Con Alps, ultimo lungometraggio girato in Grecia, Lanthimos continua la sua esplorazione dei temi dell’identità e del controllo, raccontando la storia di un gruppo di persone che si offrono di impersonare i defunti per aiutare i loro cari a elaborare il lutto. Il film è un’opera affascinante e disturbante, che mette in discussione la natura dell’identità e il bisogno umano di colmare i vuoti lasciati dalla perdita. Sebbene la struttura narrativa possa sembrare complessa e la mancanza di un climax definito possa disorientare alcuni spettatori, Alps è un film che dimostra la capacità di Lanthimos di creare opere che sono al tempo stesso profondamente intime e universalmente rilevanti.

4. Kinds of Kindness

L’ultima fatica in ordine di uscita porta Lanthimos ancora una volta oltre i confini del cinema convenzionale, esplorando il tema del potere attraverso una serie di storie interconnesse. Il film, diviso in tre storie completamente diverse, racconta di personaggi che lottano per mantenere la propria umanità in un mondo sempre più disumanizzato. Lanthimos qui dimostra una maturità artistica e una coerenza tematica che rendono il film uno dei suoi lavori più solidi e riflessivi. Nonostante la narrazione possa sembrare frammentaria, la potenza visiva e la violenza emotiva di Kinds of Kindness ne fanno un’opera di grande impatto, capace di toccare temi universali con una sensibilità rara.

3. Povere Creature!

Il film che ha fatto conoscere Lanthimos a tutto il mondo nel 2024 rappresenta una delle opere più mature e complesse di tutta la sua filmografia, una riflessione sulla creazione e la ribellione. Il regista ci racconta la storia di Bella, una donna riportata in vita attraverso un esperimento scientifico, che lotta per trovare il proprio posto nel mondo. Con una regia clamorosa e una narrazione che mescola elementi gotici e fantascientifici, Povere creature! è un’opera che combina emozione e critica sociale in modo efficace, dimostrando la capacità di Lanthimos di esplorare temi profondi ed attuali con uno stile unico e pungente. La performance di Emma Stone è eccezionale, aggiungendo un ulteriore livello di profondità a un film che è destinato a diventare un classico del cinema contemporaneo.

2. Dogtooth

Dogtooth è il film che per primo ha fatto girare il nome di Lanthimos all’interno dei salotti cinefili, un’opera disturbante che esplora i limiti del controllo e la manipolazione della realtà. Ambientato in una casa isolata dal mondo esterno, il film racconta la storia di una famiglia in cui i genitori creano un universo parallelo per i loro figli, privandoli di qualsiasi contatto con la realtà esterna. La crudele autorità paterna e la ribellione finale dei figli fanno di Dogtooth un film inquietante e affascinante allo stesso tempo, un’allegoria del potere e della liberazione che rimane impressa nella mente dello spettatore. Lanthimos qui dimostra una padronanza narrativa e stilistica che lo consacra come uno dei registi più originali del panorama cinematografico internazionale.

1. Il sacrificio del cervo sacro

Al vertice di questa classifica non può che trovarsi Il sacrificio del cervo sacro, il capolavoro di Lanthimos che rappresenta la sintesi perfetta della sua poetica. Il film, ispirato al mito di Ifigenia, racconta la storia di un chirurgo che deve affrontare le conseguenze di un terribile errore del passato. Come un moderno Agamennone, il protagonista si trova di fronte a una scelta impossibile, costretto a sacrificare ciò che ha di più caro per placare l’ira di una forza superiore. Il sacrificio del cervo sacro è un’opera di una potenza visiva e narrativa straordinaria, un film che affonda le radici nella tragedia greca e le porta nel mondo contemporaneo con una crudezza e una bellezza rare. Lanthimos qui raggiunge l’apice della sua carriera, creando un’opera che è al contempo un horror psicologico e una riflessione filosofica sulla colpa, la vendetta e il destino.