«Stasera il Forum lo buttiamo giù». È questa la promessa che Madame rivolge a un Forum completamente sold out dopo aver aperto il concerto più importante della propria vita con Istinto, ovvero uno dei pezzi più viscerali della sua finora breve ma già folgorante discografia. A leggerla così, ovviamente, sa un po’ di frase fatta, una di quelle dichiarazioni di intenti che qualsiasi artista in procinto di esibirsi in una location di spessore fa al pubblico che ha davanti, a volte più per convincere sé stesso che la folla che quello che sta per accadere sarà indimenticabile. Nel tono di Madame quando pronuncia questa frase, però, mi pare di percepire qualcosa di più di una promessa o di una speranza. C’è una determinazione, un’energia che trasuda da ogni aspetto della sua persona che rende quella che potrebbe essere interpretata come una banale dichiarazione di intenti fatta per caricare sé stessa e il pubblico una certezza quasi matematica.
Nel momento in cui Madame dice che sta per buttare giù il Forum, non è che lo crede o lo spera, ma lo sa, e sta semplicemente informando le migliaia di persone che ha davanti che quello che stanno per vedere probabilmente non lo hanno mai visto. Questa sua convinzione può essere scambiata per arroganza, ma in realtà è semplicemente consapevolezza del fatto che per il percorso folgorante che ha avuto negli ultimi cinque anni, il Forum sia la tappa giusta per Madame in questo momento. Una consapevolezza a cui i fatti hanno inevitabilmente dato ragione, perché il concerto di Madame al Forum è stato qualcosa di unico. In quasi due ore di concerto l’artista vicentina è riuscita ad alzare ulteriormente l’asticella, ad andare oltre tutto ciò che ha fatto vedere in questi anni, oltre le due partecipazione a Sanremo, oltre le collaborazioni di spessore, oltre la targa Tenco. In uno show visibilmente preparato per mesi – forse nella sua testa addirittura anni – Madame ha messo dentro tutto ciò che era, tutto ciò che è e probabilmente anche qualcosa di ciò che sarà.
Ci ha messo la sua contagiosa energia, per la quale il pubblico è stato con lei e l’ha seguita dal primo all’ultimo secondo in un clima assolutamente estatico. Ci ha messo la sensualità che l’ha sempre contraddistinta, erotica ma mai volgare: l’esecuzione magistrale di Donna vedi ne è un esempio. Ci ha messo quel tocco di follia che l’ha resa così vicina alla generazione Z, come quando per cantare Avatar si è librata in aria dal palco centrale e ha cantato appesa al soffitto. Ci ha messo la delicatezza cantautorale emersa dall’ultimo disco L’amore, in particolare durante una sofisticata versione di Nimpha – La storia di una ninfomane. C’è stato spazio per il passato, con l’esecuzione in successione dei tre singoli con cui si è presentata al grande pubblico nel lontano 2018, Anna, Sciccherie e 17. Ci ha messo poi, soprattutto, l’emozione, ed è su questo punto che ha veramente dimostrato la sua maturità artistica. L’ultima volta che l’ho vista in concerto, Madame dava ancora l’impressione di gestire l’emozione abbandonacisi completamente, di nutrirsene senza riuscire veramente a controllarla. Al Forum, è stata lei a controllarla, l’emozione, a canalizzarla, a scegliere quando abbandonarvisi e quando reprimerla in favore dello spettacolo.
Può sembrare una differenza sottile, ma è la differenza tra un’artista in rampa di lancio e un’artista completamente matura. Commovente è stata soprattutto l’esecuzione di Milagro – A Matilde, con la presenza della stessa Matilde a cui il pezzo è dedicato sul palco. Il contorno generale, poi, è stato perfettamente concepito per rendere lo show unico e indimenticabile. Da giochi di luci e visual perfetti per la musica a un corpo di ballo spettacolare, passando per la comparsa di due ospiti importanti come Blanco – forse insieme a Madame l’altro grande esponente di quel tipo di dialettica giovane che sa parlare anche agli adulti – e un Fabri Fibra anche lui visibilmente emozionato, è stato tutto perfetto per dimostrare che Madame è una delle artiste più talentuose che abbiamo e che è definitivamente diventata aduta.