Alla base di Blocco 181 c’è nientemeno che William Shakespeare: modernizzando e rivisitando Romeo e Giulietta, trasformando la celebre coppia in un triangolo, prende vita una storia crime che racconta una Milano multietnica e periferica in cui vivono le bande sudamericane, di cui si raccontano non solo gli scontri ma anche i valori; su di essi spicca l’amore in tutte le sue sfaccettature, che si staglia come elemento cardine in una serie che racconta senza mezzi termini né censure gli aspetti più crudi di quella realtà ricoperta dal velo dorato del jet set e del lusso. Supervisore, produttore musicale, produttore creativo (ma anche attore) della serie è Salmo, che non ha fatto in tempo a uscire con l’ultimo album FLOP e si è subito imbarcato in questo progetto distante ma allo stesso tempo vicino alla sua essenza e ai suoi interessi, come dimostrano le innumerevoli citazioni cinematografiche nel suo background musicale. Il suo personaggio è Snake, che il rapper stesso definisce come «un contenitore pronto a esplodere», attorno cui ruotano diversi personaggi e vicende che si snodano poi nella storia alla base di Blocco 181.
Salmo approda per la prima volta al cinema (dopo un anno di preparazione, studio e training) e ne assapora tutte le devastanti difficoltà e le scoperte: il primo rivedersi in video, totalmente diverso dall’esperienza dei videoclip – «È stato traumatico, è un po’ come reccare la propria voce e quando la risenti ti fa cagare. Vedermi ogni giorno sul video è stato veramente un trauma» – ma soprattutto la lunghissima attesa che la performance attoriale richiede e che rende il lavoro tanto difficile quanto affascinante. Ed è proprio avventurandosi su un terreno fino a oggi inesplorato che Salmo si è approcciato alla colonna sonora di Blocco 181, mettendo insieme diversi artisti che ricordano i vari Machete Mixtape ma in cui ognuno ha potuto concentrarsi su una singola traccia. Oltre a Salmo troviamo Guè, Baby Gang, Jake La Furia e Rose Villain, Ensi, Lazza, El Dicy Boy & Isaias LM, Ernia, Nerone e Noyz Narcos. Con questo progetto discografico Salmo ha cercato di allontanarsi il più possibile dal marchio costruito in questi anni di musica, realizzando dei brani che rappresentano ognuno un piccolo film a se stante. Cinema e musica dunque si fondono continuamente in un liquido da cui Salmo attinge a piene mani per plasmare una parte di sé del tutto nuova, tanto che in conferenza stampa ha dichiarato di star scrivendo il suo primo film, ispirato a una pericolosa storia vera avvenuta negli anni Novanta – «una storia scomoda da raccontare che farà un bel casino», dice.
Come Salmo, anche gli spettatori si calano in fondo all’universo di Blocco 181, risucchiati dalle atmosfere e dagli affascinanti contrasti della serie: una favola dark e crime che corre su metri di celluloide in cui l’eterno conflitto tra bene e male si annulla. È proprio questo a rendere il mondo di Blocco 181 così affascinante, una sorta di tana del Bianconiglio che conduce a un Paese delle Meraviglie da cui diventa impossibile voler uscire. Storie di diversa dis-umanità si incontrano e scontrano, uniscono e separano, creando un ecosistema pericolosamente affascinante di cui voler conoscere ogni aspetto nel dettaglio. In Blocco 181 si sente il calore sulla pelle, si respira l’odore del pericolo e si assaporano birra e adrenalina come se fossero caramelle, facendo riscoprire a chiunque si avventurerà in questo mondo la propria parte più oscura.