Il 21 aprile di cinque anni fa moriva Prince, un artista che ha saputo scrivere la storia della musica come nessuno aveva mai fatto prima con album del calibro di Purple Rain, Around The World e Sign Of The Times. Prince era un genio musicale, uno dei musicisti più talentuosi, amati e acclamati della storia. Era anche un visionario sorprendentemente originale, con un’immaginazione abbastanza profonda da attraversare mondi interi. Cosa ne pensava del sistema musica? In una delle sue ultime lettere, trovate nella sua casa di Paisley Park dopo la morte, il folletto di Minneapolis se la prende con il music business e più nello specifico con Ed Sheeran e Katy Perry: «Non mi piace la loro musica e non importa quante volte ce li fanno ascoltare. Vogliono farceli ingoiare a forza». Questa lettera e tante altre, sono racchiuse in The Beautiful Ones, la storia di come Prince è diventato Prince: il racconto in prima persona di un bambino che osserva e assorbe il mondo intorno a lui e poi crea un personaggio, una visione artistica e una vita, prima dei successi e della fama che lo avrebbero definito.