Nove giorni prima dell’inizio del mondiale più atteso dagli appassionati di motorsport ecco che Netflix ci permette, attraverso le canoniche 10 puntate da mezz’ora della fortunata serie Drive to Survive (giunta alla terza stagione), di fare un adrenalinico recap della stagione precedente: la più drammatica della settantennale storia della F1, falcidiata dalla pandemia globale. Alle sfide logistiche che la pandemia ha imposto a quello che è stato il primo evento sportivo internazionale a riaprire i battenti post-pandemia (dall’avvio con quattro mesi di ritardo, alla cancellazione di molti GP extra-europei, fino alla creazione della ormai famosa “bolla”) si affiancano le cinematografiche narrazioni che la serie americana offre delle vicende sportive – attraverso i suoi molti materiali inediti – che coinvolgono piloti, manager e proprietari delle scuderie, nelle loro frenetiche attività dentro e fuori la pista. Il settimo titolo del paladino del Black Lives Matter Lewis Hamilton (ormai ad un solo passo dalla leggenda), le inaspettate difficoltà della Ferrari o l’incubo vissuto da Romain Grosjean in Bahrein con il suo spettacolare e drammatico incidente, sono solo alcuni dei contenuti che la serie – pensata per soddisfare i gusti sia dei vecchi appassionati che dei neofiti della disciplina – diretta da James Gay-Rees (già produttore dei docu-film Senna e Amy) offrirà a milioni di appassionati in tutto il mondo.
Andrea Schinoppi
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Nato all’ombra del Colosseo, il background culturale non poteva che essere quello dello storico... mi perdonerete pertanto una certa nostalgia per il rock genuino degli anni andati e per le interpretazioni senza tempo dei maestri De Niro e Al Pacino.