Dopo il successo di Patchwork – senza alcun dubbio uno degli album folk più interessante del 2020 – Mike Rosenberg, aka Passenger, torna l’8 gennaio con un nuovo disco dal titolo Songs for the Drunk and Broken Hearted (proprio come il singolo che lo anticipa). È solo una delle tante uscite discografiche che ci aspettano nei prossimi dodici mesi, anche se per il momento sono poche le date da segnare sul calendario. Sempre a gennaio arriverà Certified Lover Boy di Drake, annunciato in occasione del suo 34esimo compleanno, e il nuovo disco di Capo Plaza (22 gennaio). Il 29 gennaio sarà invece la volta di Martin Gore dei Depeche Mode che torna da solista con The Third Chimpanzee, un EP di cinque pezzi strumentali (si sa il titolo della prima traccia: Howler). Da cerchiare in rosso sul calendario è anche il 5 febbario, giorno d’uscita di Tyron del rapper inglese Slowthai (nonché pupillo di Damon Albarn) e di Medicine at Midnight, il nuovo attesissimo lavoro in studio dei Foo Fighters, il primo dal flop di Concrete and Gold, anticipato dal singolo Shame Shame.
Il 19 febbraio uscirà As the Love Continues dei Mogwai, mentre la settimana successiva Detroit Stories di Alice Cooper, un omaggio alla sua città natale e alla scena heavy rock più tosta e pazza di sempre («Negli anni Settanta Detroit era il centro della scena heavy rock. All’Eastown si esibivano Alice Cooper, Ted Nugent, gli Stooges e gli Who per per 4 dollari. Il weekend successivo al Grande beccavi MC5, Brownsville Station e Fleetwood Mac, o Savoy Brown e Small Faces. Non potevi fare soft-rock altrimenti ti avrebbero preso a calci», ha spiegato il rocker del Michigan). Sono invece tre gli album più attesi nel mese di marzo: Zoom In di Ringo Starr (il 19), Duets di Sting (sempre il 19) e The Bitter Truth, il disco che segna il ritorno degli Evanescence (arriverà il 26 e conterrà i singoli usciti nei mesi scorsi: Use My Voice, Wasted on You e The Game is Over). I dischi da ascoltare in aprile, di cui già si sa qualcosa, sono Godspeed dei Glasvegas (il 2), Battle at Garden’s Gate dei Greta Van Fleet, che arriverà il 16 aprile a distanza di 3 anni dal chiacchieratissimo Anthem of the Peaceful Army, e Cry Forever, quarto album in studio della cantautrice indie pop Amy Shark in uscita il 30. A maggio, il 7, sarà pubblicato Van Weezer della band rock/emo di Los Angeles. Ancora non confermata invece la data d’uscita di Sulle nuvole, il primo album solista di Tommaso Paradiso che dovrebbe arrivare sulle piattaforme streaming entro la fine della primavera (il disco sarebbe dovuto uscire a settembre 2020 ma la pandemia ha fatto slittare l’uscita).
Nel corso dell’anno sono attesi anche Lana Del Rey con Chemtrails Over the Country Club – «Lo adoro. È folky. È bellissimo», è stato il primo commento della cantautrice newyorkése – Lorde, FKA Twigs e gli OneRepublic con Human. E poi Travis Scott con Utopia (tenetelo bene a mente, potrebbe essere il disco dell’anno), Zara Larsson con Poster Girl, Rosalía con R3 e 24kGoldn con El Dorado. Ma anche i Megadeth, che non rilasciano un disco d’inediti dal 2016, gli Scorpions e St. Vincent. I Cure hanno finito di registrare un disco che, stando a quanto spiegato da Robert Smith, sarà molto dark e profondo («Non ci saranno canzoni brevi», dice). Atteso anche il nuovo album dei Bleachers di Jack Antonoff che conterrà Chinatown, il brano pubblicato lo scorso novembre scritto e inciso con Bruce Springsteen.
In Italia, il pià atteso è Vasco Rossi che pubblicherà il nuovo lavoro in studio, il primo in 7 anni, dopo l’estate («Visto che non si possono fare i concerti, cos’altro potevo fare?», ha detto il rocker). Con lui in studio il tecnico del suono Nicola Venieri, il chitarrista Vince Pastano, il batterista Paolo Valli e il bassista Andrea Torresani. Confermato anche il ritorno di Carmen Consoli con un disco che s’intitola come la serie televisiva con Valentina Bellè e Giuseppe Battiston, Volevo fare la rockstar. Nel 2021 ritornerà anche Gazzelle con un disco che però non ha ancora né un titolo né una data d’uscita – «È pronto al 90%», ha detto in occasione dell’uscita dei primi tre singoli, Destri, Lacri-ma e Scusa. Il Festival di Sanremo dovrebbe portarsi con sei almeno una decina di uscite discografiche, quella dei Coma_Cose, fermi ad Hype Aura del 2019, Fulminacci, Gaia, Malika Ayane, Willie Peyote e Aiello. Confermato anche l’uscita del primo disco di Madame (la pubblicazione era in programma per gennaio ma la partecipazione a Sanremo 2021 potrebbe far slittare tutto a marzo) e il secondo disco dei Måneskin, anticipato dal singolo Vent’anni e Zitti e buoni, in gara al Festival.
Qualcuno spera anche nell’uscita del primo album solista di Michael Stipe che sta prendendo forma proprio in questi mesi («Il mio nuovo album lo realizzerò da solo, anche se non so suonare uno strumento», ha fatto sapere l’ex R.E.M. in una recente intervista). Poi il nuovo disco dei Red Hot Chili Peppers, Adele e Deep Purple. Infine potrebbe arrivare anche il nuovo lavoro in studio dei Killers prodotto da Shawn Everett dei War On Drugs e Jonathan Rado dei Foxygen. Ma, visto il flop di Imploding the Mirage, forse non sarebbe meglio aspettare?