«Taylor Swift è l’industria musica», dice una giornalista a metà di Miss Americana. È solo una delle numerose scene del film con cui Taylor Swift rivela i dettagli intimi della sua vita, mentre ripercorre i momenti più emozionanti della propria ascesa verso l’Olimpo del pop che ormai domina senza rivali. Ecco cinque cose che abbiamo imparato guardando il documentario.
PER COLPA DI KANYE WEST HA VISSUTO UN PERIODO NERO
Nel 2009, in occasione dei Video Music Awards che incoronarono Taylor Swift per il Best Female Video, Kanye interruppe la premiazione urlando che il riconoscimento sarebbe dovuto andare a Beyoncé; nel 2016 West utilizzo parole poco eleganti definendo la sua irruzione sul palco il vero motivo della popolarità di Taylor Swift. «Ho dovuto ripartire da zero. Ho dovuto scardinare un intero sistema di valori per la mia salute mentale. Mi stavo anche innamorando di una persona con una vita meravigliosamente normale, equilibrata e tranquilla. Era felicità senza il contributo di nessuno», racconta Taylor nel documentario.
È AUTRICE DI TUTTE LE SUE CANZONI
A 20 anni aveva nel cassetto già 150 canzoni e, nonostante sia circonadata h24 da musicisti e collaboratori, tutti i suoi brani portano la sua firma. «Tutti nella musica hanno una sorta di specialità di nicchia che li distingue dagli altri. Per me è raccontare storie. Se non scrivessi io le mie canzoni, non sarei qui», dice.
È STATA MOLESTATA DA UN CONDUTTORE RADIOFONICO
La cantante fu aggredita da David Mueller durante un meet and greet alla fine di un concerto a Denver nel 2013. Il DJ radiofonico in quell’occasione le avrebbe infilato una mano sotto la gonna palpandola pesantemente. A sostegno della storia di Taylor le dichiarazioni della sua guardia del corpo che confermo il suo racconto e altre sei persone presenti. Dopo aver reso pubblica l’aggressione, l’emittente radiofonica licenziò David Mueller che intentò una causa per diffamazione e risarcimento danni per il valore di 3 milioni di dollari. Invece, a vincere fu Taylor Swift, che lo aveva controdenunciato per molestie, chiedendo solo un dollaro, una scelta simbolica per sottolineare che il suo intento, al contrario di quanto era stato avanzato da una certa fetta della stampa americana e non solo, che non stava cercando né soldi né fama. «Entri in tribunale e c’è una persona seduta su una sedia girevole che ti fissa come se gli avessi fatto qualcosa. Sette persone hanno visto cos’ha fatto, e abbiamo una foto dell’incidente. Ero così arrabbiata. Ero arrabbiata perché le donne subiscono queste cose. Perché tutti i dettagli erano stati distorti. Non ti senti vittoriosa quando vinci perché il processo è disumanizzante». Un anno dopo la fine del processo, durante la data a Tampa del tour promozionale di Reputation, Taylor ha dichiarato: «Penso a chi non è stato creduto, a chi non viene creduto, a chi ha paura di parlare perché teme di non essere creduto. E volevo solo dire “mi dispiace” a chi non è stato creduto perché non so come sarebbe stata la mia vita se non mi avessero creduto quando ho detto che mi era successo qualcosa».
SI È SEMPRE RIFIUTATA DI RISPONDERE A DOMANDE SULLA POLITICA
«Parte del tessuto dell’essere un’artista country è non imporre le tue idee politiche sulla gente. Ma una brava ragazza non impone le proprie idee sugli altri. Una brava ragazza sorride e saluta e dice “grazie”. Una brava ragazza non mette a disagio con le sue opinioni. Ero così ossessionata da non finire nei guai che pensavo: “Non farò mai niente che possa essere criticato”», dice Taylor in Miss Americana. Un “silenzio politico” durato fino all’ottobre 2018, quando l’artista ha rivelato per la prima volta ai suoi 112milioni di follower le sue preferenze politiche (spoiler: vota per i democratici).
HA EGUAGLIATO IL RECORD DEI BEATLES
Taylor Swift è l’unica artista al mondo ad aver eguagliato il record dei Beatles, ossia quello di piazzare 5 album alla prima posizione della classifica dei dischi più venduti per ben sei settimane consecutive. In questo momento Folklore, il suo disco pubblicato il 24 luglio, è al numero uno della chart americana.