A sessant’anni dal suo esordio, la voce di Knockin’ On Heaven’s Door ha conquistato la sua prima posizione in classifica. È questa più o meno la notizia che è apparsa in queste ultime ore sui principali quotidiani online e nonostante questa poggi su dati certificati diffusi da Billboard, la rivista che pubblica le classifiche di vendita relative agli Stati Uniti raccogliendo i dati di Nielsen SoundScas, ci sono alcune puntualizzazioni da fare. Ma andiamo con ordine.
Bob Dylan, o meglio, l’uomo premiato con Grammy, Oscar e non ultimo il premio Nobel per la letteratura, ha conquistato questa settimana il primo posto della classifica Rock Digital Song Sales di Billboard – classifica che raccoglie il meglio del rock, da It’s The End Of The World As We Know It dei R.E.M. a Imagine di John Lennon – grazie ad uno dei brani più complessi da lui mai pubblicati (17 minuti la lunghezza totale); s’intitola Murder Most Foul ed è un pezzo epico pubblicato a fine marzo come fosse un modo per stringersi alla tragedia che l’umanità sta vivendo da mesi. In totale sono stati oltre 10.000 i download al 2 aprile e oltre 1,8 milioni gli streams giornalieri.
Tante volte Dylan era riuscito ad arrivare con un singolo vicino a quel primo posto in classifica, senza però mai conquistarlo veramente: con Like a Rolling Stone nel 1965, ad esempio, aveva raggiunto il secondo posto della Hot 100 (posizione che in realtà vale più di quella sbandierata oggi dalla principali testate), mentre il singolo Things Have Changed, pubblicato nel 2000 come parte della colonna sonora del film Wonder Boys di Curtis Hanson e premiato agli Oscar e poi ai Golden Globe del 2001 come miglior brano originale, era arrivato al secondo posto della classifica Adult Alternative Songs Chart.
Se è vero che Murder Most Foul è il primo brano scritto e interpretato da Zimmerman a piazzarsi al primo posto di una chart, seppur non prestigiosa come la Hot 100, non è vero però – come invece molte testate hanno erroneamente riportato – che Dylan non aveva prima d’oggi mai raggiunto un primo posto in classifica. Infatti, dei suoi 38 album in studio pubblicati tra il 1962 e il 2017, cinque (Planet Waves, Blood On The Tracks, Desire, Modern Times e Together Through Life) sono finiti alla posizione numero uno negli Stati Uniti e ben sette si sono piazzati al vertice della classifica nel Regno Unito. Insomma, una puntualizzazione dovuta al fine di onorare la straordinaria carriera di uno degli artisti più influenti della storia.