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Un mini-biopic racconta Ozzy Osbourne di fine anni ’70

Under the Graveyard, pubblicato pochi giorni fa da Ozzy Osbourne sul suo canale YouTube, è più di un semplice videoclip promozionale. L’ex Black Sabbath con l’aiuto del regista Jonas Åkerlund (Lords Of Chaos e Polar) hanno girato un mini-biopic che racconta la pagina più buia della vita del cantante di Birmingham, quella che nel 1979 lo portò sull’orlo del precipizio. Nel mini-biopic Ozzy, interpretato magistralmente da Jack Kilmer (Len And Company e The Nice Guys), si rifugia in un hotel di West Hollywood dove cade in una spirale fatta droga, sesso e alcool (molto alcool). Ad un passo dalla morte, Sharon Osbourne (interpretata da Jessica Barden) lo salva e lo rimette in sesto. L’astinenza non sarà però facile da gestire per il rocker. «Ad essere onesti, è difficile guardarlo perché mi riporta ad alcuni dei momenti più bui della mia vita», ha spiegato Osbourne per poi aggiungere: «Per fortuna Sharon era lì a salvarmi e a credere in me. Per la prima volta era lì per sostenermi e rimettermi in piedi, e non sarebbe stata l’ultima».

Oltre ad aver inciso Under The Graveyard, Ozzy ha realizzato anche un intero disco che arriverà sugli scaffali di tutto il Mondo il prossimo gennaio. In più, il Prince Of Darkness si è autoimposto di rinnovarsi, così ha ingaggiato Andrew Watt, il produttore dietro i 5 Seconds Of Summer, Cardi B, Lana Del Rey e Post Malone. «Un giorno mia figlia Kelly mi ha detto: “Vuoi lavorare a un pezzo di Post Malone?”», racconta. «Io ho pensato: e chi cazzo è Post Malone? Sono andato a casa di Andrew Wyatt e mi ha detto che ce la saremmo sbrigata in fretta. Dopo aver finito quella canzone, mi ha chiesto se fossi interessato a iniziare un nuovo album. Io ho detto: “Sarebbe grandioso, ma non voglio stare in uno studio per sei mesi”. Duff McKagan (Guns N’ Roses ndr.) e Chad Smith (Red Hot Chili Peppers ndr.) ci hanno dato una mano, di giorno improvvisavamo e di sera lavoravamo alle canzoni. Pensavo di non avere la forza per fare un altro album ma Andrew l’ha trovata dentro di me»