JOVANOTTI – JOVA BEACH PARTY
Una figata pazzesca. Non esistono altri modi per descrivere Jova Beach Party, il nuovo EP di Jovanotti con sette nuove canzoni fresche di studio, scritte e realizzate durante la produzione del progetto più caldo dell’estate. Un EP che funziona fin dal primo brano, Prima che diventi giorno, la canzone che fa da ponte tra passato e presente (non a caso è prodotta da Rick Rubin). Un disco dove l’anima DJ di Lorenzo emerge evidente, più che in qualsiasi altro suo album dove spesso convivono altre atmosfere. In Jova Beach Party fondamentalmente si balla, la base di questi pezzi è decisamente festaiola, ritmica in sette possibili coniugazioni (tra i produttori presenti anche Dardust e Charlie Charles). Ma da sotto la superficie emergono canzoni, la scrittura di Lorenzo, il romanticismo, l’avventura, la vitalità, l’energia e l’attenzione alle parole.
LIAM GALLAGHER – SHOCKWAVE
Non si è mai seduto sugli allori, Liam Gallagher. Mai. Neanche dopo il successo planetario con gli Oasis. Ed eccolo già qui con un nuovo progetto: si intitola Shockwave ed è tratto dal suo secondo album, Why Me? Why Not. Il brano – suonato in anteprima all’Hackney Round Chapel di Londra – esplode immediatamente con un riff che ricorda gli Who e i T-Rex, poi arriva come una bomba la voce di Liam che cattura già dalla prima frase. “You sold me right down the river/You had to hold me back”, canta, “You could’ve looked for the sunshine/But you had to paint the whole thing black”. Il ritornello ti si attacca subito e lo canteremo per il resto dell’anno: “It’s coming round like a shockwave”.
CALCUTTA – SORRISO (MILANO DATEO)
“E non mi dire che ti manco tanto tanto/Che torni a casa e poi ti strucchi con il pianto/Mentre fai due tiri”, canta Calcutta nel ritornello di Sorriso (Milano Dateo), un brano che è già un tormentone estivo. Siamo di fronte ad una canzone senza infamia e senza lode che riconferma Calcutta un buon autore con poche idee. Edoardo sembra essersi appigliato al suo passato che senza ombra di dubbio ha funzionato sul grande pubblico ma che oggi risulta per niente innovativo e a tratti addirittura tedioso.